Il mondo è vasto, affascinante e pieno di luoghi pronti per essere esplorati. Per Ilaria, conosciuta su Instagram come @muttitravels, ogni angolo del pianeta rappresenta una nuova avventura. Project manager in un’agenzia digitale a Milano, nonostante il suo lavoro stabile, è riuscita a coltivare una passione nata durante il viaggio di nozze, trasformandola in qualcosa di straordinario: un modo di vivere e condividere esperienze di viaggio come Travel Creator.
Che cosa significa per te viaggiare? Cosa ti spinge a continuare a esplorare nuovi luoghi?
Per me, viaggiare non è solo andare in vacanza, è molto di più. È un’esperienza di scoperta, non solo di nuovi luoghi, ma anche di me stessa. Ogni viaggio è un’opportunità per immergermi in una cultura diversa, incontrare persone, vivere qualcosa di unico. Non riesco a stare senza avere un nuovo viaggio in mente, è parte integrante della mia quotidianità. Quando viaggio, cerco sempre di scoprire qualcosa di nuovo,
che sia un paesaggio naturale, un posto meno turistico, o semplicemente una piccola avventura inaspettata. Viaggiare mi dà un senso di libertà e mi permette di vedere il mondo da prospettive diverse. E, soprattutto, è un’esperienza che condivido con la mia famiglia e questo rende
ogni viaggio ancora più speciale.
Come è nata la tua passione per i viaggi?
Io ho un lavoro fisso che non è semplicemente viaggiare, purtroppo, ma sono una project manager e lavoro per un’agenzia digitale di Milano. Ormai lavoro in questo settore da più di dieci, quindici anni. Dopo aver completato i miei studi, sono entrata in agenzia, e da allora non ho mai smesso. Ho sempre avuto una routine stabile, ma nel tempo libero organizzavo viaggi, brevi spostamenti. Questa mia passione, ci ho pensato giusto l’altro giorno, è nata verso i miei trent’anni, dopo il mio matrimonio e il viaggio di nozze è stato il punto di svolta.
Qual è stato il viaggio che ti ha cambiato la prospettiva?
Come accennato prima, il viaggio di nozze in Giappone e Hawaii, organizzato da un’amica di famiglia che lavorava in agenzia. È stata un’esperienza incredibile. Al mio ritorno, ho capito che viaggiare ed esplorare era ciò che desideravo fare di più nella vita ma ho modificato
il modo di organizzare un viaggio: ho smesso di affidarmi alle agenzie e ho iniziato ad occuparmi di tutto personalmente, dall’organizzazione
ai dettagli più minuti. Ho iniziato a pianificare i viaggi con mio marito e abbiamo esplorato Stati Uniti, Malta, Vietnam, Thailandia, e tanti altri posti. Negli ultimi tre anni si è unita anche nostra figlia Alice, che ormai viaggia con noi ovunque andiamo.
Come hai capito che i tuoi contenuti iniziavano a interessare sui social?
La mia carriera da Travel Creator è iniziata quasi per caso. Il nome che uso sui social, ‘Muttitravels’, me l’ha dato un amico che sentiva sempre
i miei racconti di viaggio. Da lì ho deciso di aprire un blog e iniziare a usare i social in modo più consapevole. Essendo già in un ambiente digitale per lavoro, è stato un percorso naturale. Ho iniziato a costruire il mio profilo, condividendo consigli e itinerari, e pian piano ho visto crescere l’interesse della community.
Come riesci a viaggiare così tanto nonostante il lavoro e la famiglia?
Con un po’ di organizzazione e flessibilità, è possibile viaggiare spesso. Faccio tanti viaggi brevi: per esempio, per il mio compleanno ho fatto
24 ore a Parigi e a maggio ho passato 24 ore a Zagabria con le mie colleghe. Spesso le persone pensano che viaggiare richieda molto tempo
e denaro, ma non è sempre così. A volte basta un aereo il venerdì sera e sei in un’altra città per il weekend. Serve solo un po’ di elasticità mentale.
Come descriveresti il tuo stile di viaggio? In che modo l’utilizzo del van ha influenzato il tuo modo di esplorare nuove destinazioni?
Il mio stile di viaggio è sicuramente libero e flessibile. L’acquisto del van ha cambiato completamente il nostro modo di esplorare. Prima eravamo legati a orari e prenotazioni, mentre ora possiamo decidere all’ultimo momento dove andare e quanto restare. Il van ci dà una libertà incredibile: possiamo dormire in luoghi unici, immersi nella natura, senza doverci preoccupare di cercare un hotel. Abbiamo fatto viaggi fantastici in posti come la Svezia, la Norvegia, l’Algarve, e la Sardegna, proprio grazie al van. L’aspetto che apprezzo di più è la possibilità
di improvvisare e adattarci a ogni situazione. Ad esempio, ci è capitato di fermarci in posti bellissimi, come la Camarga, circondati dai fenicotteri rosa, o di esplorare la Sardegna durante il periodo natalizio, quando non c’è nessuno. Il van ci permette di vivere esperienze che sarebbero difficili da pianificare in modo tradizionale, ed è diventato parte essenziale del nostro stile di viaggio.
Come organizzi i tuoi contenuti durante e dopo un viaggio? Hai un piano editoriale che segui o preferisci un approccio più spontaneo?
Quando si tratta di creare contenuti per i miei viaggi, vado molto a braccio. Non riesco a seguire un piano editoriale rigido. Certo, prima di partire mi informo su quelli che sono i trend del momento: reel, musiche in voga e format di contenuti che potrebbero funzionare. Mi segno tutto
e me lo porto dietro, ma una volta sul posto, lascio che siano le sensazioni e le esperienze vissute a guidarmi. Con mia figlia al seguito,
la gestione del tempo è sempre imprevedibile, quindi pubblico le storie quasi in tempo reale, magari il giorno dopo. I post, invece, preferisco rifinirli una volta tornata, dopo aver avuto il tempo di riflettere meglio su ciò che ho vissuto. A volte mi capita di ispirarmi anche ai contenuti
che vedo da altre famiglie in viaggio, come quando ho visto una famiglia parlare del budget di un viaggio in van e ho deciso di fare lo stesso.
Mi lascio guidare dall’ispirazione del momento, senza uno schema rigido.
Segui o consigli qualcuno in particolare nel mondo dei Travel Creator?
Seguo tantissimi Travel Creator, e uno dei miei preferiti è Human Safari, con cui ho anche lavorato in passato. A casa non guardiamo mai la TV, ma siamo sempre su YouTube a vedere video di viaggio, in particolare quelli in camper. Alla fiera del camper di Parma, abbiamo incontrato
gli Steps Over, una coppia che viaggia da sette anni per il mondo con il loro camion trasformato in van, chiamato Valentino. È stato fantastico vederli dal vivo. Seguiamo anche Chingon Van Life, una coppia che, dopo la pensione, ha iniziato a esplorare il mondo con il loro van. Li abbiamo incontrati per caso in Svezia ed è stato un momento speciale.
Cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere una carriera da Travel Creator?
Innanzitutto, devi conoscere bene gli strumenti che utilizzi, come Instagram. Non basta amare i viaggi: devi saperli comunicare. È fondamentale studiare, imparare dai più esperti, seguire tante persone e fare ricerche. Oggi con YouTube, Instagram e le varie piattaforme, le informazioni sono facilmente reperibili. E soprattutto, non bisogna avere paura di chiedere consigli o fare domande. Infine, viaggia il più possibile, anche se
si tratta di un breve weekend vicino a casa. Non serve partire per l’altro capo del mondo per fare esperienza: ogni viaggio è un’opportunità.
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