Il “salotto” di Dresda.

Taschenbergpalais Kempinski Dresden: l’hotel più iconico di Dresda, capitale della Sassonia

Zwinger, Residenzschloss, Semperopera, Brühl’s Terrace, Frauenkirche, Kreuzkirche… Sono solo alcuni degli splendidi monumenti che abbelliscono l’Altstadt, il centro storico barocco di Dresda, capitale della Sassonia. Proprio a pochi passi da queste opere architettoniche imperdibili c’è un altro incantevole edificio del 18esimo secolo: al suo interno è ospitato un hotel iconico della città tedesca, il Taschenbergpalais Kempinski Dresden, riaperto nello scorso mese di febbraio dopo un sapiente lavoro di restauro durato poco più di un anno.

Per capire l’importanza di questo edificio nello skyline di Dresda, basti ricordare che fu voluto dall’illuminato principe elettore di Sassonia – e successivamente anche re di Polonia – Federico Augusto, detto il Forte (1670-1733), della dinastia Wettin, il quale negli anni del suo non breve regno si preoccupò di ampliare e abbellire la città che, a quei tempi, poteva essere giustamente considerata una metropoli vera e propria, oltre che un crocevia culturale tra la Germania, la Polonia e la Boemia.

Nel 1705 il sovrano commissionò la costruzione del Taschenbergpalais a Daniel Pöppelman, lo stesso architetto che diede vita al già citato Zwinger, uno dei complessi più originali del barocco tedesco. Una volta completato, l’edificio in questione venne donato da Augusto il Forte all’amante Anna Constantia von Brockdorff, contessa di Cosel. Quando quest’ultima cadde in disgrazia e venne bandita da corte nel 1713, il Taschenbergpalais divenne la residenza di diversi elettori sassoni e nobili locali e delle loro famiglie. Un esempio per tutti: nel 1724 qui nacque la colta Maria Amalia di Sassonia, della casata Wettin, futura regina di Napoli e di Sicilia quando divenne la moglie di Carlo III di Spagna.

Come tutti gli altri edifici storici di Dresda, anche il Taschenbergpalais fu praticamente distrutto tra il 13 il 14 febbraio 1945, quando la città fu quasi rasa al suolo da uno dei bombardamenti più tragici della Seconda guerra mondiale. Fu necessario aspettare fino al 1993 perché venisse presa la decisione di ricostruire fedelmente questo importante palazzo. I lavori durarono quasi due anni, ma finalmente il 31 marzo 1995 l’Hotel Taschenbergpalais Dresden aprì i battenti: la Sassonia poteva vantare il suo primo hotel di lusso a 5 stelle!

Purtroppo i guai non erano ancora finiti: nel 2002 l’albergo fu danneggiato durante la spaventosa alluvione che sommerse parte della città. Rimase chiuso per un anno per le necessarie riparazioni, poi accolse gli ospiti fino al 3 gennaio 2023 quando iniziò l’ultima, sapiente ristrutturazione: eccoci all’hotel di oggi, perfetto ed equilibrato mix di storia e modernità.

Non a caso l’ultimo restauro è stato ispirato al motto “la storia raccontata di nuovo”, a voler significare un progetto di ammodernamento rispettoso del passato, ma al tempo stesso attento al comfort, alla tecnologia più all’avanguardia e alla sostenibilità. Risultato: ambienti lussuosi, ma volutamente non appariscenti e dotati di tutto ciò che serve a far sentire bene un viaggiatore contemporaneo. Una raffinatezza da scoprire a poco a poco che, appunto, mixa armoniosamente design contemporaneo e tradizione.

Proprio per mantenere la continuità con i tempi gloriosi, il famoso designer d’interni berlinese Markus Hilzinger, incaricato del restyling dell’albergo insieme ad altri architetti e designer, si è ispirato ai punti forti della città e dei suoi dintorni. Per esempio, il lungo e sinuoso lampadario che illumina la lobby è ispirato ai meandri del fiume Elba nei dintorni di Dresda: un paesaggio unico, parte integrante dell’area urbana anche grazie ai notevoli punti di interesse che presenta, come il Palazzo di Albrechtsberg, il castello di Pillnitz e il Loschwitzer Brücke, il ponte detto anche Blaues Wunder (Meraviglia blu).

Inoltre, la lobby – dove moltissimi dettagli ricordano la contessa Cosel, dai dipinti classici a opere ispirate alla pop art che la ritraggono – è stata concepita come una sorta di “salotto”: un luogo ideale d’incontro e relax non solo per gli ospiti dell’hotel, ma anche per gli abitanti di Dresda che possono darsi appuntamento qui per fare due chiacchiere o per parlare di lavoro, vista la posizione centralissima dell’edificio.

La già citata illuminazione scelta da Hilzinger per impreziosire l’entrata dell’hotel svolge anche la funzione di guidare gli ospiti verso la nuovissima pasticceria & lounge Amalie (dedicata alla già citata Maria Amalia di Sassonia), uno spazio piacevole e accogliente, con vista sul Residenzschloss (il Castello reale), dove gustare l’esclusivo afternoon tea o un caffè accompagnati da ottimi pasticcini, torte, scones e diverse prelibatezze stagionali.

Sempre partendo dalla lobby, attraverso tre porte si accede anche al bellissimo e ampio cortile interno (800 metri quadrati) che nella bella stagione diventa spazio per eventi e luogo dove mangiare all’aperto ammirando tutto lo splendore barocco dell’edificio.

Le camere dell’hotel sono 180 mentre le suite sono 31, caratterizzate senza esclusione da soffitti molto alti, mantenuti com’erano stati concepiti ai tempi della costruzione del palazzo, amplificando così la sensazione di ariosità e di raffinatezza che caratterizza ogni ambiente. Mobili fatti a mano e quadri accuratamente selezionati danno a ogni stanza un tocco personale, creando un’atmosfera esclusiva e al tempo stesso accogliente e intima.

Nel rispetto della storia dell’edificio, a seconda della tipologia delle camere, sono stati scelti arredi di tre diversi colori: blu classic, verde salvia e arenaria beige. Tonalità riprese anche nelle tappezzerie, nei copriletti, nei divani e nei cuscini, tutti realizzati con materiali di alta qualità, anallergici e sostenibili, come del resto la totalità degli arredi dell’albergo. Inoltre, gli ospiti che decidono di soggiornare nelle “camere con vista” possono godere di un colpo d’occhio esclusivo sui monumenti iconici di Dresda, come i già citati Zwinger, Residenzschloss e Semperoper.

Grande possibilità di scelta anche per quel che riguarda la ristorazione. All’interno dell’hotel ci sono infatti diversi ristoranti: per esempio, il nuovissimo Das Palais che propone classici della cucina internazionale e un’ampia varietà di piatti tipici. E’ invece specializzato in primi e secondi di pesce, accompagnati da un’ottima selezione di vini, tedeschi ma non solo, il Kastenmeiers, guidato appunto dallo chef Gerd Kastenmeier.

L’arredamento del locale è caratterizzato da pareti intonacate con argilla e quadri di diversi stili. La cucina dove opera la brigata è aperta e visibile ai clienti e sovrastata da un acquario dove nuotano trote, aragoste e salmerini. L’offerta di piatti a base di pescato o crostacei è completata dal menu proposto nel Sushi & Oyster Bar – che fa sempre parte del ristorante Kastenmeiers – uno spazio stiloso e rilassante, ideale per chi ama le ostriche e le preparazioni “japanese style”.

Per l’aperitivo e il dopocena c’è il Bar 1705 che, come si può intuire, prende nome dall’anno di fondazione del Taschenbergpalais. L’arredamento del locale è ispirato al celebre Oak Room, bar e ristorante del Plaza Hotel di New York attivo tra il 1907 e il 2011. Punto nevralgico di questo ambiente, il bancone centrale in legno massiccio dove abilissimi mixologist creano cocktail innovativi ed esclusivi, accompagnati da vari e prelibati stuzzichini pensati proprio per esaltare il gusto delle bevande.

In un albergo così raffinato e ospitale non poteva mancare un’accoglientissima area benessere, aperta anche ai cittadini di Dresda: sauna finlandese, sauna a raggi infrarossi, bagno turco, zona relax, cabine per i massaggi e i trattamenti beauty e, last but not least, una deliziosa piscina di 5 metri per 11 – con il soffitto impreziosito dalla riproduzione di un cielo stellato – sulla quale si affacciano nicchie attrezzate con confortevoli lettini fissi che possono ospitare anche due persone. Inoltre, l’hotel propone lezioni di yoga sia per principianti sia per esperti che si svolgono in ambienti che favoriscono il relax e la meditazione.

Al Taschenbergpalais Kempinski pure i cani sono i benvenuti: i padroni che viaggiano con gli amici a quattrozampe possono infatti richiedere per loro una cuccia e una morbida copertina, una scintillante ciotola nuova di zecca per la pappa e un’ampia selezione di snack e bocconcini. C’è anche il Dog menu à la carte che prevede, tra l’altro, pasti per amici di pelo intolleranti o vegetariani. Senza dimenticare che diversi spazi dell’albergo sono aperti ai pet, per esempio la pasticceria & lounge Amalie, però non sono ammessi nei ristoranti. A parte questa restrizione, state pur certi che se soggiornerete qui il vostro amico quattrozampe sarà viziato e coccolato quanto voi: anche se solo per qualche giorno, vi sentirete entrambi dei sovrani, come e forse ancora di più dei membri della dinastia Wettin!

Info: https://www.kempinski.com/en/hotel-taschenbergpalais

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