Cosa vedere a Pamukkale, uno splendore di acqua e storia.

Pamukkale, il castello di cotone in Turchia

C’è un posto, in Turchia, il cui nome tradotto vuol dire “castello di cotone”. Un sito naturale del Paese, forse uno dei più suggestivi che esistano, che sorge nella provincia di Denizli, prossimo all’omonimo abitato e nelle vicinanze delle rovine dell’antica città di Hierapolis. Il luogo in questione si chiama Pamukkale e, senza ombra di dubbio, può essere considerato uno splendore di acqua e storia.

Pamukkale, info utili

L’affascinante Pamukkale sorge nella regione interna Egea, nella valle del fiume Meandro, ed è caratterizzato da un clima temperato in quasi tutti i momenti dell’anno: in sostanza, è una meta ideale durante ogni stagione (anche se è bene sapere che in estate il caldo si fa sentire). Il suo nome (che tradotto corrisponde a “castello di cotone”), deriva dalla presenza di una peculiare collina bianca che raggiunge i 160 metri di altezza e i 2,5 chilometri di larghezza, venuta al mondo a causa di una serie di fenomeni sismici e tettonici che hanno portato alla nascita di diverse sorgenti termali con acque ricche di calcio ed anidride carbonica.

Ma non è di certo tutto, perché Pamukkale vanta anche una grande valenza storica e culturale proprio grazie alla vicinanza con la magnifica città di Hierapolis, di cui oggi rimangono numerose rovine in ottimo stato di conservazione. Non a caso, Pamukkale e Hierapolis sono uno dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO della Turchia.

Scopri tutte le attività che puoi fare a Pamukkale

Cosa vedere a Pamukkale

Il “castello di cotone”, con il suo bianco quasi brillante, risulta già visibile mentre con l’automobile (o con i mezzi pubblici) ci si avvicina al sito: la collina appare in quasi tutto il suo splendore a chilometri di distanza, colpendo per il suo colore chiarissimo dovuto al travertino e al calcare che, nel corso del tempo, si sono depositati su vari strati creando delle curiose formazioni rocciose che fanno quasi credere di essere al cospetto di cascate fatte di ghiaccio, che a loro volta sono la culla di piscine naturali su diversi livelli.

Il visitatore può accedervi tramite tre ingressi diversi, due dei quali sono anche dotati di grandi parcheggi e di fermate di autobus. I momenti migliori per accorrere a vedere questo “miracolo” della natura sono quelli dell’alba o del tramonto, poiché i raggi del sole mettono di fronte a uno spettacolo che pare quasi magico, certamente surreale.

A disposizione del viaggiatore ci sono anche degli imperdibili tour in mongolfiera di circa due ore da poter acquistare, che consentono di scoprire questo angolo incantato poco dopo il sorgere del sole, momento speciale e da godere da un punto di vista altamente privilegiato.

Qualsiasi sia la vostra scelta, quel che è certo è che potrete ammirare (e immergere i vostri piedi) delle bianchissime vasche di travertino contenenti (solo alcune, non tutte) acque termali note per le loro proprietà terapeutiche: sono ricche di calcio e magnesio e sono famose perché sembrerebbero avere effetti benefici sulla pelle, sulle malattie reumatiche e su altri disturbi. Il loro utilizzo a scopo terapeutico, infatti, risale ai tempi antichi.

Per quanto riguarda il costo e gli orari di apertura e chiusura, variano in base al periodo dell’anno. Il consiglio, quindi, è quello di visionare in anticipo rispetto al viaggio in sito internet di riferimento.

Alla scoperta di Hierapolis

A seconda dell’opzione scelta, con lo stesso biglietto utilizzato per visitare Pamukkale si può scoprire anche Hierapolis, antica (e straordinaria) città ellenistico-romana della Frigia. In passato dominava la valle del fiume Lico, mentre oggi, insieme al “castello di cotone”, è uno dei siti archeologici e naturalistici più frequentati del Mediterraneo.

L’antica città venne fondata in cima alla collina di Pamukkale nel II secolo a.C., e le sue rovine sono distribuite su circa due chilometri di estensione. Le attrazioni da non perdere assolutamente sono:

  • Teatro antico: poteva contenere circa 10000 spettatori seduti e presenta, ancora oggi, 26 file di gradini. Il palco è in gran parte visibile, così come lo sono i pannelli decorativi e i sedili della prima fila, riservati alle personalità;
  • Martirio di San Filippo Apostolo: intricata struttura ottagonale che si trova nel luogo in cui si ritiene che sia stato martirizzato Filippo;
  • Via di Frontino: conserva ancora intatte diverse parti della pavimentazione originaria e alcune colonne. Un tempo era l’arteria commerciale che tagliava la città da nord a sud. Vi è anche la Porta di Frontino, ingresso monumentale della città;
  • Tempio di Apollo: di epoca ellenica, il suo potere derivava da una fonte vicina chiamata Plutonium e sembrerebbe che solo i sacerdoti conoscessero il segreto che consentiva loro di trattenere il respiro per i fumi tossici provenienti dall’Ade;
  • Porta di Domiziano: uno dei tre ingressi antichi della città, il più famoso di tutti;
  • La più grande necropoli dell’Anatolia: conserva oltre 1200 tombe di epoca ellenistica, romana e cristiana;
  • Le rovine delle terme romane: dove perdersi e immaginare un passato davvero molto lontano;
  • Museo del sito archeologico: con tantissime rovine raccolte nel sito stesso e anche pezzi antichi provenienti dall’Anatolia.

Se parti da Antalya, ecco a te un tour in giornata per scoprie Pamukkale e Hierapolis

La Piscina di Cleopatra

Presso Hierapolis è possibile visitare (e fare il bagno) nella regale Piscina di Cleopatra, un luogo che permette di immergersi tra rovine millenarie lambite da acque turchesi, le stesse in cui si bagnava un tempo la regina egizia.

Costruita dai Romani, è dotata di una sorgente di acqua minerale geotermica che sgorga a 36 gradi. In passato la piscina era incorniciata da portici ionici in marmo, le cui colonne oggi “risposano” sui suoi fondali.

Cosa vedere nei dintorni di Pamukkale

Pamukkale offre anche tantissime meraviglie nei suoi dintorni che assolutamente vale la pena scoprire. Davvero affascinante, per esempio, è Karahyit, un villaggio termale dotato di acque curative in cui lasciarsi andare in piscine in cui fluiscono acque dalle tonalità rosse, poiché lambiscono un travertino color ruggine.

Vale la pena fare un salto anche a Colossae, antica città greco-romana che, pur avendo rovine meno impressionanti di altri più noti siti turchi, riveste senza ombra di dubbio una grande importanza storica e religiosa: la città è citata nel Nuovo Testamento.

Infine le Grotte di Kaklık, tra le più grandi del Paese, che colpiscono per la presenza di un’ampia varietà di formazioni calcaree davvero uniche nel loro genere: ci sono colonne, cascate di calcite e molto altro ancora.

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