Perdersi per trovare ciò che si cerca: il viaggio di Cristina Segreto

Il più delle volte ho trovato quel che cercavo quando mi sono perso” è da questa citazione di Tony Wheeler, ideatore della Lonely Planet, che prende ispirazione il nome del blog “Andiamo a perderci” di Cristina Segreto, Travel Content Creator che ha trasformato la sua passione per il viaggio in una vera e propria arte di vivere e condividere esperienze uniche attraverso i social media.
Cristina, mamma e avventuriera instancabile, ci offre uno sguardo autentico sul  mondo del travel blogging, dove coniuga l’esplorazione di nuove culture con la  gestione attenta e appassionata della sua comunità online. 

 

Hai sempre avuto la passione per i viaggi? 
In realtà, ho iniziato a viaggiare solo più tardi, nella vita adulta. Nella mia famiglia non c’era molto la cultura del viaggio. Poi, ho incontrato mio marito da molto giovane, che aveva un background completamente diverso: lui e la sua famiglia erano abituati a viaggiare con il loro van in giro per l’Europa durante la  pausa scolastica estiva. Con lui ho scoperto la bellezza e l’eccitazione del viaggiare: è iniziato tutto con dei weekend in città europee e da lì è sbocciata la mia passione che, nel tempo, si è trasformata in priorità e ci ha portato sempre più lontano. 

Quanto frequentemente viaggi? 
Quest’anno è stato ricco di viaggi. Nonostante due lavori a tempo pieno,  cerchiamo di approfittare di ogni occasione per esplorare nuovi luoghi, sia vicini  che lontani. 

Come gestisci la sfida di viaggiare con un bambino? 
Viaggiare con i bambini richiede sicuramente più organizzazione e, allo stesso  tempo, flessibilità. Da quando viaggiamo in tre siamo diventati molto più attenti ad alcuni aspetti come quelli logistici e quelli legati alla sicurezza. È sicuramente più faticoso e richiede molte più energie ma il ritorno ripaga tutto. Viaggiare con un bambino ti permette di osservare il mondo da un nuovo punto di vista, una meravigliosa scoperta continua, per noi un valore aggiunto inestimabile.  

Su quali piattaforme sei presente come Travel Creator? 
Ero attiva su Facebook ma ora la mia attività principale è su Instagram, dove noto che i contenuti brevi e diretti, come i reel, funzionano meglio. La gente oggi preferisce contenuti veloci e facilmente consumabili. Ho, inoltre, il mio  blog anche se, causa mancanza di tempo, negli ultimi anni l’ho un pò  trascurato. 

Come gestisci la pubblicazione dei tuoi contenuti? 
Non seguo un programma editoriale rigido. Lavoro come Social Media Manager e conosco il settore, ma per i miei canali personali pubblico quello che mi ispira. Non pubblico in tempo reale, preferisco godermi il viaggio e poi selezionare con calma gli scatti e le storie da raccontare. Per quanto riguarda il blog, negli ultimi anni è stato messo in standby per mancanza di tempo ma continuo a ricevere continui feedback e richieste di informazioni sui viaggi passati. 

Utilizzi strumenti particolari per creare i tuoi contenuti di viaggio?
All’inizio usavo una Reflex, un regalo di laurea, ma con il tempo ho iniziato a  utilizzare principalmente l’iPhone, anche per praticità. I telefoni oggi hanno  sostituito le macchine fotografiche tradizionali e permettono di catturare momenti spettacolari tramite scatti formidabili. 

 

Riesci a monetizzare tramite l’attività di Travel Content Creator?
Mi è capitato di monetizzare, ma non è mai stato il mio obiettivo principale. Le  opportunità di monetizzazione sono arrivate da sé, come ad esempio le  collaborazioni con Parmigiano Reggiano o con enti turistici durante i miei viaggi. 

Quali strumenti ritieni essenziali per un Travel Content Creator?
Oltre a una buona fotocamera o uno smartphone, raccomando strumenti di editing efficienti e una piattaforma di gestione dei social media per pianificare e  organizzare i contenuti. Applicazioni per la navigazione e la pianificazione dei  viaggi sono anche indispensabili per ottimizzare le esperienze in loco. 

Qual è il tuo approccio per mantenere l’engagement con la tua community? La chiave è la comunicazione costante e sincera. Rispondo personalmente ai  messaggi e ai commenti, cercando di creare un legame reale con chi mi segue.  Questa interazione diretta è fondamentale per mantenere un engagement  autentico e costruire una community leale. 

Hai piani futuri per il tuo blog o altri progetti relativi ai viaggi?
Attualmente sto considerando di riprendere a scrivere sul blog, nonostante ormai siamo tutti sui social media alla ricerca continua di ispirazione e contenuti, sono convinta che i blog siano ancora una risorsa preziosa per condividere informazioni più dettagliate e guide approfondite sui viaggi. 

Quali consigli daresti a chi vuole intraprendere una carriera come content  creator nel campo dei viaggi?
Il mio consiglio principale è di trovare la propria voce unica e di rimanere fedeli a quella. Il mondo dei content creator è molto saturo, ma c’è sempre spazio per  contenuti genuini e distintivi. Inoltre, è importante non lasciarsi guidare  esclusivamente dalla monetizzazione, ma focalizzarsi sulla passione per il viaggio e la condivisione delle esperienze.

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