L’esplorazione come progetto di vita: la storia di Letizia.

Incontrare chi ha fatto del viaggio non solo una passione, ma una vera e propria professione, è sempre un’esperienza affascinante. Il desiderio
di esplorare, conoscere e uscire dalla propria comfort zone guida chi ha scelto questa strada, e ciò che emerge dalle loro storie è un percorso fatto
di scoperte non solo esterne, ma anche personali. L’intervista di oggi ci porta a conoscere una Travel Creator che ha saputo coniugare la passione per i viaggi con la scrittura, trasformando il suo amore per l’esplorazione in un progetto di vita.

L’avventura di questa professione non è iniziata subito come un’attività retribuita. Viaggiare per lei è sempre stato un modo per ampliare
gli orizzonti, un’esperienza di arricchimento oltre che una passione. Dopo un’infanzia passata a viaggiare principalmente in Italia, all’età di 21
anni scopre il desiderio di esplorare anche l’estero, pianificando e organizzando autonomamente ogni viaggio. È qui che la passione ha iniziato
a trasformarsi in un lavoro, culminando con l’apertura del suo blog nel 2014. Da allora, con dedizione e costanza, ha costruito una carriera
che le permette di condividere la sua visione del mondo con una community di viaggiatori.

Attraverso l’intervista, esploreremo il suo percorso da Travel Creator, scopriremo come monetizza i suoi contenuti e quali sono i suoi strumenti preferiti per raccontare i viaggi. Ma prima di tutto, scopriremo cosa significa davvero viaggiare per lei.

Cosa significa per te viaggiare e perché è importante?
Viaggiare per me è un modo per ampliare gli orizzonti e scoprire ciò che c’è al di fuori della nostra comfort zone. Anche se non sempre visito luoghi particolarmente avventurosi, entrare in contatto con culture diverse e modi di vivere nuovi rappresenta un arricchimento personale. È una passione che mi permette di staccare dalla routine e di esplorare, rendendo ogni viaggio un’esperienza preziosa e rigenerante.

Da quanto tempo viaggi e quando hai intrapreso la carriera da Travel Creator?
Ho sempre viaggiato, soprattutto in Italia, con la mia famiglia. Poi, intorno ai 21 anni, ho iniziato a pianificare e organizzare autonomamente i miei viaggi, soprattutto all’estero. Ho aperto il blog nel 2014, inizialmente per pura passione e per tornare a scrivere, che è la mia seconda passione.
Da lì ho iniziato a studiare strategie di condivisione e copywriting, fino a trasformare questo hobby in una carriera vera e propria.

Viaggi spesso durante l’anno?
Sì, cerco di fare almeno 4-5 viaggi importanti all’anno, due dei quali di due settimane, mentre gli altri variano tra i cinque giorni e una settimana.
La frequenza dipende molto dai ponti festivi e dalle opportunità che riesco a cogliere.

C’è stato un momento di svolta nella tua carriera da Travel Creator?
Il momento in cui ho capito che stava succedendo qualcosa di importante è stato quando ho ricevuto il primo contatto dall’ente del turismo
delle Cinque Terre per partecipare a un blog tour con altri Creator. È stata un’esperienza che mi ha fatto capire che la mia passione poteva diventare qualcosa di più concreto e remunerativo.

Ti dedichi a tempo pieno a questa attività o fai anche altro?
Oltre all’attività di Travel Creator, lavoro come consulente di marketing e social media manager per altri clienti. La monetizzazione dei viaggi
non è ancora sufficiente per vivere a tempo pieno di questo, anche se rappresenta una parte importante dei miei introiti.

Monetizzi anche con gli itinerari che pubblichi sul blog?
Sì, attraverso link di affiliazione per prenotazioni di alloggi, noleggi auto e escursioni. Tuttavia, cerco sempre di mantenere un equilibrio:
se c’è un’opzione più conveniente, come l’acquisto diretto sul sito di un museo, la consiglio senza spingere necessariamente i link affiliati.

Utilizzi altre piattaforme oltre a Instagram e il blog?
Instagram è una vetrina importante, utile per farmi conoscere dalle aziende, ma la maggior parte del mio lavoro arriva dal blog, grazie alla SEO. TikTok non lo utilizzo ancora: è una piattaforma con un linguaggio diverso e, al momento, non mi sono ancora avventurata in quel mondo.

Come ti organizzi nella creazione dei contenuti?
Cerco di pianificare i contenuti del feed con attenzione, anche se a volte vorrei pubblicare di più in tempo reale. Tuttavia, mi prendo il tempo necessario per selezionare e lavorare i contenuti, soprattutto quando scatto con la mia mirrorless. Alterno foto e reel, anche se mi sento più a mio agio con la fotografia.

Utilizzi post-produzione nelle foto?
Faccio un minimo di post-produzione, ma la mia Fujifilm ha dei colori talmente buoni che spesso non c’è bisogno di intervenire troppo. In generale, ho notato che il pubblico oggi preferisce foto più naturali, con meno filtri e saturazione rispetto a qualche anno fa.

C’è qualcuno che ti ispira nel mondo dei Travel Creator?
Non seguo una sola persona in particolare, ma mi ispiro a molti colleghi. Mi piace confrontarmi con chi ha uno stile di viaggio simile al mio leggo
i loro blog e spesso prendo spunto dalle loro esperienze per pianificare i miei viaggi.

Cosa consiglieresti a chi vuole iniziare una carriera da Travel Creator?
Il consiglio più importante è di non concentrarsi subito sul guadagno. Prima di tutto deve essere una passione, altrimenti potrebbe diventare frustrante. Ci vuole tempo per imparare i meccanismi, trovare una propria nicchia e costruire una community. Se non ti piace davvero quello che fai, sarà difficile sostenere tutto il lavoro che c’è dietro.

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