Mattia è un viaggiatore dell’anima. I suoi contenuti non raccontano semplicemente di destinazioni da sogno, ma trasmettono emozioni, cultura, incontri e vita vissuta. Ogni viaggio per lui è un’opportunità per calarsi completamente nel contesto, immergersi nelle tradizioni locali e scoprire nuove persone. Questa passione lo ha portato a trasformare la sua vita e il suo lavoro in un continuo percorso di scoperta e crescita personale, condividendo ogni passo con la sua Community su Instagram.
L’intervista con Mattia è una finestra aperta sul mondo del travel content e sulla figura del Travel Creator. Ci racconta come ha iniziato per caso, costruendo una Community appassionata e fedele e ci offre consigli preziosi per chi vuole intraprendere la stessa strada. Ci parla di autenticità, emozione e dell’importanza di connettersi con le persone, non solo online, ma soprattutto nel mondo reale.
Conoscere Mattia significa scoprire che dietro ogni contenuto c’è un profondo amore per il viaggio e la voglia di trasmettere qualcosa di più del semplice paesaggio mozzafiato.
Com’è iniziata la tua avventura nel mondo dei social e dell’agenzia di viaggi insieme alla tua compagna?
Tutto è iniziato in modo molto naturale. Io lavoravo già come Social Media Manager e Travel Creator, mentre la mia compagna gestiva l’agenzia di viaggi. Col tempo ci siamo resi conto che le nostre passioni e competenze si potevano integrare alla perfezione: io curavo la parte di comunicazione e marketing sui social, mentre lei si occupava della gestione dell’agenzia. Abbiamo così creato una sinergia che ci ha permesso di far crescere l’agenzia, mantenendo un forte legame con il mondo online, dove il mio lavoro di Travel Creator ha attirato l’interesse di nuovi clienti. Questa collaborazione ci ha permesso di combinare il meglio dei due mondi, creando un’offerta di viaggi su misura che viene promossa attraverso i contenuti emozionali e autentici che pubblico sui miei canali social.
Come gestisci la tua Community e che ruolo ha nel tuo lavoro?
La mia Community è fondamentale per il mio lavoro. La maggior parte delle interazioni avviene tramite direct e storie su Instagram. Ricevo spesso domande sui miei viaggi o su come organizzo le esperienze e ho anche conosciuto persone che, attraverso queste conversazioni, sono diventate clienti della mia agenzia. Mi piace che ci sia un rapporto diretto e sincero, anche se so che in un certo senso la Community su Instagram è fluida: ci sono persone che mi seguono costantemente e altre che vanno e vengono. Ma ogni volta che qualcuno mi scrive o commenta, so di avere fatto breccia, di aver trasmesso qualcosa che li ha toccati.
Cosa rende i tuoi contenuti particolarmente apprezzati dalla tua Community?
Punto molto su contenuti emozionali. Non mi limito a mostrare un paesaggio, ma cerco di far vivere l’esperienza che sto provando io in quel momento. I miei reel sono pensati per trasmettere sensazioni: un tramonto, un incontro, un momento speciale vissuto con persone del posto. E questo è quello che apprezza la mia Community. Mi dicono spesso che li faccio sognare o che i miei contenuti li ispirano a viaggiare di più. Non c’è complimento più bello.
C’è un momento specifico in cui hai capito che il tuo lavoro sui social stava diventando qualcosa di serio in ambito viaggi?
Sì, io lavoravo già da Social Media Manager come libero professionista da diverso tempo ma ho capito che poteva esserci di più: è successo dopo un viaggio a Capo Verde nel 2022. I miei contenuti hanno iniziato ad avere un impatto maggiore, anche se non erano perfetti dal punto di vista tecnico. Ho iniziato a ricevere richieste da aziende che mi chiedevano di creare contenuti simili per loro. Poi, all’inizio del 2023, sono stato contattato da RTL News per un’intervista, e quello è stato un vero punto di svolta. Da lì ho capito che il lavoro che stavo facendo aveva un potenziale reale e poteva diventare qualcosa di più che una semplice passione.
Quali sfide hai incontrato all’inizio del tuo percorso come Travel Creator?
All’inizio, la sfida principale è stata quella di farmi notare in un mondo che è già pieno di Travel Creator. Non è stato facile emergere, soprattutto perché c’è molta competizione e il rischio di cadere nella banalità è alto. Ho dovuto imparare a trovare la mia voce e il mio stile, e concentrarmi su ciò che rendeva i miei viaggi unici. Un’altra difficoltà è stata riuscire a bilanciare la creazione di contenuti con il desiderio di godermi i viaggi per quello che erano, senza trasformarli solo in “lavoro”.
Quando sei in viaggio, come organizzi la creazione dei contenuti?
All’inizio pubblicavo i contenuti direttamente durante il viaggio, ma ho cambiato strategia. Ora preferisco raccogliere video e foto e poi lavorarci con calma una volta tornato a casa. Questo mi permette di godermi di più il viaggio e di dedicare tempo alla post-produzione, creando reel e post che siano curati ed emozionali. Durante il viaggio, però, condivido storie per mantenere il contatto con la community e far sapere loro dove sono e cosa sto facendo. Una volta a casa, creo contenuti più strutturati.
Quali strumenti e app utilizzi per creare e migliorare i tuoi contenuti?
Uso una macchina fotografica e un iPhone per la parte visiva, mentre per la post-produzione mi affido a CapCut per i video e Lightroom per le foto. Sono strumenti semplici ma efficaci, che mi permettono di creare contenuti di qualità e di ottimizzare i dettagli per migliorare l’esperienza visiva di chi mi segue.
Qual è il formato di contenuto che preferisci?
I reel sono sicuramente il formato che preferisco, perché permettono di raccontare una storia in pochi secondi e raggiungono un pubblico più ampio. Alterno reel emozionali a caroselli di foto, soprattutto ritratti di persone locali che incontro durante i viaggi. Mi piace che i miei contenuti siano in grado di raccontare non solo luoghi, ma anche esperienze autentiche e profonde.
Chi ti ispira come Travel Creator?
Mi piace molto Gianluca Gotto per la sua filosofia di vita, che trovo davvero affascinante. Ho avuto la fortuna di incontrarlo e confrontarmi con lui e da allora ho preso spunto da molte delle sue idee. Anche Wildflowermood è stata una fonte di ispirazione, soprattutto per il suo approccio al nomadismo digitale. Entrambi mi hanno influenzato nel modo in cui vedo il viaggio e come lo comunico attraverso i miei contenuti.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Uno dei progetti a cui sto lavorando è un viaggio social esperienziale in Gambia. È una meta poco turistica, io e la mia compagna stiamo collaborando con una Travel Designer per organizzare un’avventura unica. Proprio grazie a lei abbiamo deciso di formare un piccolo gruppo di Creator Digitali per vivere questa esperienza: abbiamo coinvolto un’altra Travel Designer con il compagno fotografo per formare un gruppo di cinque Creator. Vogliamo unire diverse Community e professionisti del settore, creando un’esperienza che non solo mostri il Gambia, ma che permetta ai partecipanti di vivere il paese in modo autentico e coinvolgente. Sarà una grande opportunità per fare qualcosa di innovativo e creare contenuti originali che, speriamo, facciano davvero il “boom” sui social.
Che consiglio daresti a chi vuole iniziare una carriera come Travel Creator?
Il mio consiglio è di puntare sull’autenticità e l’emozione. È facile cadere nella trappola dei contenuti banali, specialmente in un settore così competitivo. Ma ciò che farà davvero la differenza è la tua capacità di trasmettere qualcosa di autentico e profondo. Le persone cercano esperienze che le tocchino, non solo foto perfette. Inoltre, non scoraggiarti se non vedi risultati immediati: molte carriere nel mondo del content creation nascono quasi per caso, come è successo a me. L’importante è iniziare, mettersi in gioco e cercare sempre di migliorarsi.
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