Vivere viaggiando e condividendo esperienze attorno al mondo: per molti una professione da sogno, ma non si diventa Travel Creator
dall’oggi al domani. Dietro c’è un lavoro costante sulla creazione dei contenuti, sulla definizione di uno stile unico e sulla capacità
di trasmettere un messaggio genuino. Per esplorare al meglio questa figura, abbiamo intervistato alcuni Creator, pronti a farci entrare
nel loro mondo attraverso il racconto della loro filosofia di viaggio e di cosa li abbia spinti a questo stile di vita.
La prima Creator con cui abbiamo parlato è stata Monia, conosciuta su Instagram come @monialaa, una Travel Creator che fa del racconto dei viaggi insieme alla sua famiglia, sempre in location mozzafiato, il tratto distintivo dei suoi contenuti.
Attraverso i suoi scatti, Monia vuole incoraggiare le famiglie a viaggiare e a scoprire, insieme ai propri figli, le bellezze del mondo.
Ricordandoci, allo stesso tempo, che la più grande di tutte le avventure è prenderci cura della nostra famiglia.
Abbiamo avuto il piacere di ascoltare qualche retroscena sulla creazione dei suoi scatti, come la scelta di utilizzare le foto più spontanee, e non sempre le più belle, perché in grado di catturare al meglio l’essenza del momento.
Naturalmente, Monia ha anche offerto qualche utile consiglio per chiunque voglia intraprendere il proprio percorso nel mondo dei Travel Creator.
Come gestisci la pubblicazione dei tuoi contenuti sui Social Media?
La spontaneità è essenziale per me, quindi la maggior parte dei contenuti tende ad essere pubblicata il prima possibile. Se accade qualcosa
di interessante durante la giornata, preferisco condividere il contenuto entro la sera o la mattina seguente. Questo perché, molto spesso,
uno scatto spontaneo non va di pari passo con la connessione internet.
Quanto tempo dedichi alla creazione dei contenuti?
Non molto, in realtà. Cerco di mantenere tutto il più spontaneo possibile. Se una foto non mi piace, preferisco non pubblicarla piuttosto che condividere qualcosa di scadente.
Parliamo quindi di autenticità nei contenuti. Cosa pensi delle foto posate rispetto a quelle spontanee?
Alla base dei miei contenuti c’è la spontaneità. Essere autentici è l’unico modo per trasmettere più emozioni a chi guarda, quindi prediligo
foto improvvisate, naturali, rispetto a quelle studiate e posate, che spesso risultano finte.
Cosa vuoi trasmettere attraverso i tuoi contenuti?
È importante trasmettere felicità nel fare ciò che si sta facendo in quel momento. E, ricollegandomi alla domanda precedente, preferisco
le foto in sequenza o in movimento, anche se non guardiamo tutti l’obiettivo, perché credo che riescano a catturare meglio le emozioni
del momento.
Ci sono contenuti che riscuotono più successo rispetto ad altri? Quali sono?
Sì, quelli in cui sono in compagnia della mia famiglia. Per i miei figli è tutto una prima volta, e vedere le loro reazioni genuine di meraviglia davanti a monumenti particolari o paesaggi unici e incontaminati è un messaggio molto potente di spontaneità. Spero che invogli altre famiglie a viaggiare con i propri figli, riscoprendo quella sensazione di stupore e meraviglia nei loro occhi.
Utilizzi attrezzature specifiche per creare i tuoi contenuti?
Uso principalmente l’iPhone. Lo trovo incredibilmente comodo sia per scattare foto che per registrare video. Lo utilizzo anche per apportare eventuali modifiche ai contenuti prima di pubblicarli, come la color correction o l’editing dei reel.
Ti ispiri a qualche altro Travel Creator?
Sì, mi piacciono moltissimo i The Globbers, sono i miei preferiti, e poi The Travelization, che offrono spunti interessanti su particolarità
da scoprire durante i viaggi.
Quali consigli daresti a chi vuole iniziare una carriera come la tua nel mondo dei Travel Creator?
Direi di essere se stessi e di evitare di creare contenuti troppo artificiali. La gente riconosce l’autenticità e apprezza di più i contenuti genuini.
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