Il regno dei silenzi e delle luci

Reine, Isole Lofoten

Reine, Isole Lofoten. Foto di Martina Papagni

Negli ultimi mesi, la Norvegia si è confermata come una delle mete turistiche più apprezzate, capace di conquistare sia i visitatori più avventurosi, con escursioni e trekking di varia difficoltà, sia chi è in cerca di tranquillità e connessione con la natura.

Se la primavera è segnata da lunghe giornate e tramonti che sfiorano la mezzanotte, l’autunno è il periodo migliore per un viaggio “su al nord”. Quest’anno, l’aurora boreale ha raggiunto il suo picco di intensità, e il cielo buio e limpido di questa stagione consente di scorgere più facilmente questo spettacolo di luci naturali.

Tra i luoghi più caratteristici di questa destinazione, le isole Lofoten sono una tappa da non perdere: situate nella Norvegia settentrionale e sfiorando il Circolo Polare Artico, le loro spiagge dorate incorniciate dalle montagne rappresentano un ossimoro naturale: l’inaspettata quiete ci ricorda l’importanza di rallentare.

Direzione Lofoten

Nonostante le lunghe distanze, il sistema di trasporti norvegese facilita l’accesso anche ai luoghi più remoti. Viaggiare in treno, in auto o in traghetto diventa così un’avventura a sé stante, con paesaggi che si alternano e mutano continuamente.

Dal porto di Bodø, città nel nord della Norvegia facilmente raggiungibile in treno dai principali centri del Paese, partono frequenti traghetti per le Lofoten. Consigliamo di cominciare dall’isola di Moskenesøya prendendo un’auto a noleggio. È il modo migliore per esplorare queste isole punteggiate da piccoli villaggi di pescatori, soprattutto se non amate vincoli di orari o itinerari rigidi. In alternativa, gli autobus sono economici ed efficienti, anche se non sempre raggiungono le zone più remote.

Guidando, la vera sfida sarà mantenere l’attenzione sulla strada, senza lasciarsi distrarre dagli scenari che si susseguono lungo il tragitto o da qualche distesa di pesce essiccato: la Norvegia non è tra i principali esportatori di stoccafisso per caso!

Un tramonto su strada in Norvegia

Il tramonto alle 22:30, Isole Lofoten. Foto di Martina Papagni

Un’esperienza on the road

Per quanto meriti, la Norvegia non è una delle destinazioni più economiche. Per questo, scegliere di spostarsi a piedi, usare gli autobus o fare l’autostop possono essere mezzi alternativi per unire la convenienza a un’immersione nella cultura locale.

In Norvegia il campeggio libero è legale. Questo consente di scegliere la propria “stanza a cielo aperto” e dormire immersi nella natura. Nei luoghi più remoti, i ristoranti possono scarseggiare, quindi è sempre utile verificare di avere un villaggio vicino dove trovare una tavola calda. Ma anche qui, c’è spazio per un’altra avventura con fornelli e stoviglie da campeggio, e spesa al supermercato. Fidatevi: prepararsi il caffè su un fornello da campo e gustarlo ammirando le montagne non ha prezzo.

Punto panoramico nei pressi del villaggio di Å, Isole Lofoten. Foto di Martina Papagni

Cabin norvegesi: comfort rustico e quiete rigenerante

Per chi preferisce evitare tende o sacchi a pelo (soprattutto nei mesi più freddi!), le cabin sono la soluzione ideale. Si tratta di piccole baite in legno dotate di ogni comfort necessario: alcune più rustiche, come quelle nella zona di Stamsund, altre più moderne, come quelle vicino al porto di Moskenes. Circondati dal silenzio, questi rifugi offrono un luogo perfetto per rigenerarsi e preparare zuppe calde dopo una giornata trascorsa a esplorare, con le montagne che fanno capolino dalla finestra.

Alcune di queste cabin hanno anche la sauna, a volte condivise con gli altri ospiti. Qui, bisogna lasciarsi alle spalle l’idea di sauna tipica delle spa e prepararsi a vivere un’esperienza diversa, fatta di contrasti estremi: si alternano temperature altissime (fino a 80-90°C) a tuffi nella neve o nelle gelide acque del mare.

Percorsi a portata di app

Gli itinerari sono numerosi e per lo più gratuiti. Tuttavia, è consigliabile fare un po’ di ricerca per scoprire gli angoli più nascosti e suggestivi. Per gli appassionati di escursionismo, l’opzione ideale è equipaggiarsi con zaino e attrezzatura da hiking, e partire alla scoperta dei percorsi che attraversano paesaggi e villaggi locali. App come Komoot e Strava sono perfette per trovare i sentieri disponibili e ottenere informazioni su durata, difficoltà e dislivello. Su queste piattaforme è anche possibile condividere il proprio percorso, interagire con altri utenti, lasciare recensioni e suggerimenti e trovare nuovi compagni di viaggio.

Scorci da collezionare

La scalata di Reinebringen è tra i percorsi più famosi, anche se altrettanto impegnativa. Una volta raggiunta la cima (ghiaccio permettendo!), la vista sul villaggio di Reine e sulla costa sottostante è pazzesca.

Proseguendo più a nord, si possono esplorare spiagge paradisiache come Uttakleiv o Kvalvika (quest’ultima accessibile dopo un’escursione tra le montagne), circondate da vette innevate. Se il clima lo consente, il consiglio è di portarsi un pranzo al sacco e godersi il panorama.

Per rilassarsi dopo giornate avventurose, consigliamo una passeggiata nei villaggi di pescatori come Å o Henningsvær, con i tipici edifici norvegesi che si affacciano sull’acqua. E se vi trovate a Henningsvær, non dimenticate di visitare lo stadio: quante altre volte potrete dire di aver camminato su un campo da calcio circondato dal mare?

Spiaggia di Kvalvika, Isole Lofoten. Foto di Martina Papagni

Qualunque sia l’itinerario scelto, la parte più bella dell’esperienza è il viaggio in sé: i paesaggi che scorrono e cambiano, ma con una calma tale da invitare a fermarsi e godersi il momento. In questo angolo remoto, dove la natura domina incontrastata, il percorso conta quasi più della destinazione finale.




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