Dagli occhi alla tela, il viaggio per @shewildeyes

C’è qualcosa di magico nel viaggio, un’emozione che @shewildeyes conosce bene. Ogni volta che si avventura verso una nuova destinazione, non è solo una  semplice esplorazione geografica, ma un viaggio nel profondo della sua  creatività. Il suo cuore si riempie di ispirazione, le sue mani trasmettono su tela  o su pellicola tutto ciò che gli occhi hanno catturato. Ogni cultura, ogni colore,  ogni dettaglio architettonico diventa un pezzo di una storia più grande, un  racconto di bellezza e autenticità. Incontriamo Carola, una viaggiatrice  dell’anima, che attraverso l’arte ci porta in mondi lontani e sconosciuti,  facendoci vivere insieme a lei la meraviglia del viaggio. 

 

Cosa significa per te viaggiare e perché è importante? 
Viaggiare per me è fondamentale perché si lega strettamente alla mia passione,  l’arte. Osservando nuove culture e architetture, trovo ispirazione e nuove idee  che stimolano sia la mia creatività che il mio sviluppo personale. 

Come riesci a combinare le tue passioni per i viaggi e l’arte?
L’arte che creo è direttamente ispirata dai viaggi che faccio. Utilizzo i nuovi  paesaggi, le culture e i dettagli che incontro come fonte di ispirazione per i miei  lavori d’arte, riflettendo nei miei progetti ciò che ho visto e vissuto. Ogni viaggio  porta con sé nuove idee e concetti che poi trasformo in arte. 

Ti definisci, però, una Travel Creator? 
Sì, mi considero una Travel Creator perché mi piace condividere e parlare delle  mie esperienze di viaggio, integrando storie e video che illustrano non solo i  luoghi, ma anche come questi influenzano il mio lavoro artistico. 

Cosa ti ha ispirato a intraprendere questa carriera e come hai iniziato?
Ho sempre avuto una grande passione per l’arte e i viaggi. Inizialmente lavoravo  in un ristorante per finanziare i miei progetti e contemporaneamente gestivo i  social media per alcuni amici. Con il tempo, ho deciso di dedicarmi  completamente all’arte e alla creazione di contenuti digitali. 

C’è stato un momento di svolta per te nel percorso professionale?
Sì, un video che ho realizzato in collaborazione con un operatore turistico in  Sicilia ha ricevuto un’attenzione incredibile. Questo progetto mi ha fatto capire  che c’è un grande interesse per la vita in camper, che è un elemento chiave del  lifestyle che intendo promuovere. La realizzazione di quel contenuto mi ha  mostrato che la direzione che stavo prendendo era quella giusta e che il mio  pubblico era realmente interessato al tipo di vita che proponevo. 

Quanto tempo ci hai messo per capire che stavi andando nella direzione  giusta?
Ho iniziato a concentrarmi sui social media intorno ai 16-17 anni, inizialmente  parlando solo di arte. Dopo la pandemia di COVID-19, ho ripreso a viaggiare e  ho riscoperto questo lato di me che avevo un po’ trascurato. Ho iniziato a  creare contenuti più strutturati, con una narrazione dietro ogni immagine e  video, e nel 2022 ho iniziato a costruire una community. Abbastanza  rapidamente, in soli sei mesi, siamo cresciuti a 6.000 persone. Questa crescita  veloce è stata per me la conferma che stavo seguendo il percorso giusto. 

 

Quanto spesso riesci a viaggiare? E come organizzi il tuo piano editoriale  quando sei fuori? 
Viaggio almeno una volta al mese. Generalmente sono viaggi brevi, da qualche  giorno a una settimana, ma sto pianificando di intraprendere viaggi più lunghi  non appena sarò più stabile con il mio lavoro online. Generalmente non seguo  una scaletta precisa; preferisco improvvisare. Anche se strutturo in generale i  video prima di girarli, la maggior parte del mio lavoro è composto da voice over.  Includo sia me stessa che il paesaggio nelle inquadrature ma il montaggio finale  dipende molto dall’ispirazione del momento. 

Pubblichi i contenuti in tempo reale o dopo il viaggio? 
Dipende dal tipo di viaggio. Se è più intenso, tendo a pubblicare solo le storie in  tempo reale per poi ricomparire con i post al mio ritorno, quando riprendo la  pubblicazione dei contenuti più strutturati. Tuttavia, cerco sempre di avere  materiale pronto da postare, indipendentemente dal viaggio che sto facendo. 

Che attrezzatura utilizzi per creare i tuoi contenuti? E quali applicazioni  utilizzi per la post-produzione di foto e video? 
Attualmente uso un iPhone 11 Pro, nonostante sia un modello più vecchio,  funziona ancora bene per le mie esigenze. Per i vlog e le foto più professionali,  utilizzo una fotocamera Sony. Questo mi permette di documentare i viaggi  quotidianamente, anche se a volte nel trambusto del viaggio posso dimenticare  di registrare ogni momento. Per la post-produzione utilizzo principalmente CapCut per i video: credo sia la  più completa e facile da usare tra le varie che ho provato, come InShot e VN.  Offre molti filtri ed effetti che mi permettono di personalizzare il contenuto a  mio piacimento. Per le foto, uso Lightroom, che è sempre stato il mio strumento  principale. 

Utilizzi strumenti specifici per raggiungere un pubblico più ampio?
Non mi focalizzo molto sulla sponsorizzazione dei contenuti perché preferisco  concentrarmi sulla community che ho già. Tuttavia, ora che sto integrando l’arte  con i viaggi, prevedo di iniziare a sponsorizzare alcuni contenuti per  raggiungere sia gli interessati all’arte che al viaggio. 

Qual è il tipo di contenuto che riceve il feedback più positivo?
I contenuti che includono riflessioni personali o opinioni profonde tendono a  ottenere il miglior riscontro. Questo approccio sembra andare oltre ciò che il 
pubblico vede semplicemente nelle immagini o nei video. 

Riesci a monetizzare la tua attività di Travel Content Creator?
Attualmente non monetizzo molto ma ho collaborato con brand legati alla  sostenibilità, come Everdrop o Hemproutine. Queste collaborazioni si sono  basate più su uno scambio di visibilità che su una vera e propria  monetizzazione. 

Sei presente su altre piattaforme oltre a Instagram? 
Ho recentemente ripreso a usare YouTube, dove pubblico vlog settimanali e  tutorial su come disegnare. Uso anche Patreon, una piattaforma dove offro  contenuti esclusivi a chi si abbona. Inoltre, sto rifacendo il mio sito web per  aggiornarlo con i miei lavori artistici, anche se non utilizzo un blog per scrivere  dei viaggi. 

Hai mai creato guide di viaggio? 
Ho realizzato una guida su Barcellona agli inizi della mia carriera. Nonostante  non fosse perfetta, rifletteva il mio stile di allora. Recentemente ho considerato  l’idea di creare guide che combinino arte e viaggio, ma è un progetto che  richiede cautela per non snaturare la mia visione artistica. 

Segui qualcuno in particolare nel campo dei Travel Creator?
Non ci sono molti Travel Creator italiani che fanno quello che faccio io, cioè  unire l’arte al viaggio in modo continuativo. Tuttavia, seguo alcuni creator  internazionali e italiani come Irene Pila e Gaia Consalvo, che offrono spunti  interessanti. 

Ti sei mai ispirata a qualcuno per i tuoi viaggi? 
Sì, recentemente mi sono ispirata a Martina Cardarelli per visitare Ibiza: mi ha  permesso di conoscere un’Ibiza completamente diversa rispetto a quella a cui  siamo abituati. 

Quali consigli daresti a chi vuole intraprendere un percorso simile al tuo? Consiglierei di sperimentare diversi stili di creazione di contenuti all’inizio.  L’industria offre un’ampia gamma di approcci, dal minimalismo al voice over,  fino a stili che enfatizzano solo il paesaggio. È importante trovare la propria  voce e il proprio stile, che potrebbero differire da quelli inizialmente provati.

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