Viaggiare è una passione che unisce molte persone, ma pochi riescono a trasformare questa passione in una vera e propria forma di espressione come ha fatto Marco Toppi.
Durante l’intervista, Marco ha condiviso la sua visione del viaggio come un’opportunità di scoprire non solo nuovi luoghi ma anche nuove culture e modi di vivere. La bellezza di esplorare luoghi unici, l’apertura verso le persone incontrate e la capacità di vedere le cose da prospettive diverse sono solo alcune delle ricchezze che il viaggio porta nella vita di Marco.
Il viaggio per lui è prima di tutto un’esperienza personale da condividere. Attraverso Instagram, ha costruito una community con cui scambia esperienze e consigli di viaggio. Il suo approccio spensierato e genuino, insieme alla volontà di raccontare in modo semplice e autentico, rende i suoi contenuti accessibili e coinvolgenti, ispirando chi desidera viaggiare in modo più consapevole e personale.
Con quanta frequenza viaggi?
In linea di massima ho sempre viaggiato, ma negli ultimi anni i viaggi sono diventati più frequenti. Ora che riesco a organizzare meglio il lavoro, ho più tempo da dedicare a questa passione, che per me è qualcosa di molto personale.
Che tipo di esperienze cerchi quando viaggi?
Quando viaggio, mi piace immergermi nella cultura locale. L’ultima volta a Istanbul, per esempio, mi sono perso nella città vecchia e ho mangiato in un posto che era quasi una mensa per operai, spendendo molto poco ma vivendo un’esperienza autentica. Nei miei viaggi ricerco proprio questo: l’autenticità. Spesso le persone mi contattano per chiedermi consigli sui viaggi, e di solito ricevo messaggi privati. L’anno scorso, dopo un viaggio in America, molti mi hanno chiesto suggerimenti su mete particolari.
Raccontaci del viaggio in America.
È stata un’esperienza incredibile. Ho iniziato il viaggio con un amico a New York, da lì abbiamo guidato fino a Chicago per poi dirigerci verso la meta finale: la California. Tutto questo a bordo di una Mustang cabrio, per assaporare appieno la famosa Route 66. Durante il viaggio, abbiamo ammirato paesaggi mozzafiato e ci siamo fermati in luoghi iconici. Una volta a Los Angeles, alcuni amici si sono uniti a noi, e abbiamo deciso di noleggiare una macchina più grande per proseguire lungo la costa, fino a quando non siamo stati costretti a tornare indietro a causa di una frana. A quel punto, da Las Vegas, ho deciso di fare un cambiamento: ho noleggiato una moto e ho continuato il viaggio, esplorando i parchi nazionali e il deserto tra Utah e Nevada. Viaggiare in moto mi ha dato una libertà unica e la possibilità di vivere il paesaggio in modo molto più intimo e personale.
Parliamo della tua attrezzatura. Usi strumenti particolari per i tuoi contenuti?
Per scattare le mie foto e creare i miei video utilizzo una Sony Alpha e un drone mentre per l’editing uso principalmente il mio iPad
e il telefono: nello specifico, per le foto uso Lightroom e Photoshop, mentre per i video uso CapCut. Preferisco la semplicità e l’efficienza, quindi non mi complico la vita con attrezzature più complesse.
Qual è la tua frequenza di pubblicazione quando sei in viaggio?
Di solito, gestisco i contenuti la sera quando torno in hotel. Carico le foto e i video, faccio una selezione e poi pubblico gradualmente, cercando di mantenere un ritmo che non mi sovraccarichi. Le stories, invece, le pubblico in tempo reale per dare un’idea immediata
di ciò che sto vivendo.
Quali sono le mete principali che hai in programma per i tuoi prossimi viaggi?
La prossima grande meta sarà New York durante il periodo natalizio. Ho già visitato la città diverse volte e conosco bene come muovermi lì. È un posto in cui mi piace molto ritornare perché offre sempre qualcosa di nuovo da scoprire.
Ci sono state collaborazioni o opportunità di lavoro che sono scaturite direttamente dai tuoi viaggi e dalla tua presenza online?
Recentemente, una nuova agenzia di viaggi mi ha contattato per propormi di guidare gruppi di turisti, scegliendo io stesso le destinazioni
e gli itinerari. È una nuova avventura che sto valutando con interesse perché mi permetterebbe di condividere direttamente con altri
la mia passione per il viaggio.
Hai mai pensato di creare guide dettagliate dei luoghi che visiti?
Sì, è qualcosa che mi entusiasma molto. Creare guide richiede un’attenzione particolare nella raccolta e organizzazione dei materiali e nell’editing, ma con più tempo a disposizione sarebbe sicuramente un progetto che mi piacerebbe realizzare.
Marco ci invita, con la sua esperienza, a viaggiare in modo autentico, immergendoci nelle culture locali e scegliendo sempre l’essenza del luogo rispetto alla superficie. Il suo consiglio per chi vuole affrontare viaggi simili? Mantenete uno spirito aperto, trovate la bellezza nei dettagli e lasciate che ogni avventura vi trasformi, un passo alla volta.
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